Annunciati i nomi delle Scuole vincitrici del 17° Concorso Scolastico.
“Nulla è impossibile per chi crede in un sogno da realizzare”
1° premio all’Istituto Comprensivo “G.A. Colozza” di Frosolone, plesso di Cantalupo nel Sannio (Isernia), con il progetto “Alè…ssandro!”
Progetto teatrale di utilità sociale rivolto alla fascia debole dei paesi di Cantalupo nel Sannio, Santa Maria del Molise e Roccamandolfi. Le insegnanti hanno coinvolto tutti gli alunni della Scuola Primaria di Cantalupo nel Sannio; referente l’ins.te Marilena Monaco.
2° premio al Liceo Scientifico Statale “E. Amaldi” di Novi Ligure (Alessandria),
con il progetto “Il ciclismo contro il bullismo”.
Il progetto è dedicato a giovani che vivono particolari condizioni di disagio (in particolar modo è rivolto alle vittime del bullismo), spiegato attraverso la collaborazione di esperti di psicopedagogia e di scienze motorie, è destinato a creare una piccola società di ciclocross, alfine di migliorare il recupero, l’accrescimento del livello di autostima e la sana aggregazione. Le studentesse Gaia Bellingeri, Erica Cantore, Anna Maria Carrella, Carlotta Destefani, Giada Di Costanzo, Carlotta Mortara della classe 3^G accompagnate dalla prof.ssa Fernanda Demaestri e prof. Orlando Giampaolo, pedalano verso il traguardo dell’integrazione.
3° premio all’Istituto Comprensivo “Tor dè Schiavi 175” plesso Pezzani di Roma, con il progetto “Sos Ambiente - Racconti”.
La fantasia degli alunni è espressa attraverso nuove scoperte per pulire il mondo, raccolte in un diario, ricco di geniali invenzioni con significativi temi e disegni. Congratulazioni all’insegnante Francesca Branca insieme ai piccoli delle classi 3^A e D.
Giornate di incontri, premiazioni, emozioni e sorprese, partendo da Roma, poi Cantalupo nel Sannio Novi Ligure e Salerno.
Ma tu non hai paura?
Questa è la domanda che troppo spesso mi sento rivolgere. La storia che vado a raccontare può far nascere a qualcuno il sospetto che sia stata tratta da un libro di deamicisiana memoria, invece, è una storia dei giorni nostri, e di quanto incontrare il prossimo, da ovunque paese esso provenga, può insegnarci qualcosa; può dimostrare che chi viene da tanto lontano è certamente più fragile dei nostri figli, più innocente di qualsiasi azione, perché fuori appaiono neri ma dentro la loro purezza è accecante, e loro, sono quei figli che oggi ci mancano, arrivano da quella madre terra che si chiama Africa, l’unica che garantisce il futuro dell’umanità. Oggi andare incontro a chi ti tende le braccia, chi t’incrocia con lo sguardo, chi nel silenzio chiede speranza, sembra un’occasione da evitare, da averne paura. Tu non hai paura? Alla vigilia di Natale sono stato insieme con loro, qui, a pochi chilometri da Salerno, e mentre tutti erano indaffarati a preparare la tavola, all’acquisto dell’ultimo inutile regalo, allo sparo per annunciare chissà cosa, ero con cinquanta ragazzi, in rappresentanza di undici etnie diverse, davanti all’albero della vita, e ho spiegato loro cosa stesse accadendo, perché qui è festa, e così, come si fa con i bambini, ho chiesto loro di scrivere una lettera, non a Gesù Bambino o a babbo natale, ma alle loro Madri. E’ stata la scintilla che ha acceso i loro occhi, e vederli con la testa china scrivere a fatica ma con tanto impegno, è stata una di quelle emozioni difficilmente ripetibili nella vita. Tutti volevano rassicurare le loro mamme che stanno bene, che sono arrivati in un mondo incomprensibile ma sono vivi. Ecco, quanto poco c’è voluto per instaurare un rapporto di fiducia, di armonia; qualcuno si aspettava che scrivessi delle mie paure di quando sono in missione, accolto ovunque con rispetto e onore; con questo racconto voglio provare a soffiar via le paure che ogni giorno pensiamo di dover affrontare davanti casa, con questi ragazzi che “ingombrano” le nostre strade. La mia paura è un’altra, che questi giovani hanno lasciato il deserto di sabbia per ritrovarsi in un deserto ancora più pericoloso, quello dell’indifferenza, dove i pirati non vengono da un’oasi, ma scendono da auto scure, ritenendoli merce appetibile perché ingenui, perché puri. E di quanto accadrà saremo tutti responsabili. E’ aumentato il razzismo, fomentato da una sfida quotidiana mediatica, dove l’audience non consiste nell’informare l’opinione pubblica su quanto sta avvenendo nel mondo, quanto costruire una forma di pericoloso pregiudizio verso chi arriva da lontano, alimentando l’ignoranza nella gente. Se fossimo più attenti, e non preoccupati, di guardare oltre il mare, potremmo comprendere che il futuro della nostra vita avrà un corpo con i piedi nelle radici della madre di tutti noi: l’Africa.
Buon anno
Tommaso Maria Ferri
“Nulla è impossibile per chi crede in un sogno da realizzare”
All’inizio di un nuovo anno scolastico siamo soliti fare dei buoni propositi e spesso sogniamo quello che ci piacerebbe che accadesse. Diceva Walt Disney “La differenza tra un sogno e un obiettivo è semplicemente una data”. E noi vogliamo aiutarvi a realizzarne uno. Come? Invitiamo gli studenti a presentare un progetto di utilità sociale nel territorio che li accoglie. Spiegarne le motivazioni, le aspettative, i benefici, allegare una scheda tecnica sui costi del progetto, il materiale da utilizzare, il tutto in libera scelta, purché sia finalizzato al bene dei più deboli. Il tema: “Nulla è impossibile per chi crede in un sogno da realizzare”.
Il Concorso Scolastico promosso dalla Fondazione Rachelina Ambrosini è riservato agli studenti delle Scuole italiane di ogni ordine e grado. L’iscrizione si effettua compilando l’allegata scheda di partecipazione, inviandola per posta elettronica o facendola pervenire alla sede della Fondazione.
I premi della Fondazione Rachelina Ambrosini saranno assegnati da una giuria composta da rappresentanti della Cultura, della Scuola, del Volontariato. Gli studenti potranno presentare oltre al progetto sociale richiesto, lavori sul tema articolati in modo libero, realizzare componimenti letterari, disegni, canzoni o brevi cortometraggi. Gli elaborati dovranno pervenire entro il 30 gennaio 2018.
Il Presidente
Tommaso Maria Ferri
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