GIM - Giovani Investimento Missione è l'appuntamento è un appuntamento dedicato ai tanti giovani che ci chiedono informazioni sulle nostre attività.
Ci incontreremo il prossimo 30 ottobre alle 17:30, presso la Chiesa di San Demetrio per conoscere e operare nei progetti della Fondazione, incontrare chi rientra e chi parte per le missioni, e ascoltare quanti sul territorio vogliono condividere il nostro cammino affiancandoci.
Vi aspettiamo!
#piantalailquattrottobre
Agli inizi di agosto abbiamo lanciato l'idea di dedicare almeno una giornata alla nostra amata terra, respirare di più e meglio.
Il 4 ottobre invitiamo tutti a piantare un albero, ovunque voi siate, coinvolgendo le Amministrazioni Comunali, le Scuole, le Parrocchie, le Associazioni, e per chi può appuntamento a Venticano presso la sede della Fondazione Rachelina Ambrosini alle ore 10, vi aspettiamo.
Inviaci una foto del tuo albero con l'hashtag #piantalailquattrottobre in Instagram o Facebook
Piccoli passi, piccole storie, e arrivi lontano con il cuore.
Quanto vi stiamo raccontando è una piccola favola che a poco a poco è diventata un bellissimo progetto di vita vera, quella che potresti raccontare in un film e che invece è la realtà che oramai appartiene alla nostra vita.
Una telefonata, un lampo e la voglia di poter affidare a giovani competenti e volenterosi la disperazione che arriva da un flebile lamento.
Così è nato “Una vita tra le tue dita”, un progetto messo in campo dalla Fondazione Rachelina Ambrosini in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno e i Medici con l’Africa Cuamm.
Giovani laureati in Medicina, in Ostetricia, al Dams, in Giurisprudenza, che hanno messo in campo, attraverso la Fondazione Rachelina Ambrosini, una staffetta di solidarietà sanitaria che è operativa già da alcuni mesi nell’Africa più povera, quella dell’ultimo miglio.
Milena, Vincenzo Maria, Maddalena, Mariachiara, Raffaella, Alessandro, Cinzia, Francesca… a prendersi cura della vita con quel calore che arriva dalla voglia di fare, di dare speranza, trasmesso da giovani che nella propria terra sanno che il passo per trovare un’occupazione è più lento, ma che non bisogna mai disperare, avendo toccato con mano quale sia l’equilibrio quotidiano della sopravvivenza.
E così, rientrati, a turno raccontano e trasmettono emozioni, testimonianze, promuovendo quanto sia importante fare ognuno la propria parte, non avere paura, andare incontro, motivando tante donne, sopratutto nonne, nel realizzare cappellini di lana.
Proprio così, perché, in mancanza di una incubatrice o di una culla termica, un bambino prematuro può essere aiutato e salvato con le estremità calde.
Ecco una storia che nasce da un battito e finisce dritta al cuore.
Altre parole non servono: basta vedere gli occhi di questi ragazzi che attraversano le coscienze di tutti volando sul mare e camminando nel deserto con un sorriso pieno d’amore.
Buon Anno,
Tommaso Maria Ferri
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