La Fondazione Rachelina Ambrosini, insieme a Medici con l'Africa Cuamm e affiancati dall’Arcidiocesi di Salerno Campagna Acerno, ha realizzato una Casa d’Attesa nelle vicinanze del Centro di Salute di Abobo, al confine tra il Sud Sudan e l’Etiopia sud occidentale...
Presso la sede della Fondazione Ambrosini, un asilo della solidarietà, non solo dedicato a necessità alimentari e igienico sanitario, ma anche a supporto scolastico per chi ne avesse bisogno, con materiale da mettere a disposizione per gli studenti, e la collaborazione gratuita di docenti e volontari, che attraverso un collegamento a distanza, possano sostenere alunni in difficoltà. Noi crediamo che questa iniziativa possa rappresentare un valido strumento, al servizio dei centri di ascolto delle stesse scuole, associazioni e parrocchie, di lotta al disagio sociale.
La newsletter di questo mese è dedicata alla Venerabile Serva di Dio Rachelina Ambrosini. Abbiamo voluto intitolarla “Invisibili”, come quei tanti che ogni giorno incontriamo e scopriamo che vivono nella sofferenza, nelle privazioni, nell’indifferenza, un po’ come è conosciuta Rachelina, una luce in fondo al tunnel per quantisi rivolgono a lei, nella preghiera e nella disperazione. Anche lei, Rachelina, è invisibile a tanti; e pure è presente nella Grazia che accompagna e si manifesta nelle opere che ci chiede il Signore da realizzare. Siamo certi di farla felice per quanto si fa nel suo nome, è sicuramente l’aureola più bella che le si possa regalare nel giorno che ricorda la nascita, a lei che a pieno titolo possiamo far conoscere come: “La Santa degli Invisibili”.
Comunicato stampa del 25 ottobre 2023.
L’8 novembre 2023 alle ore 9 con l’autorevole testimonianza di S.E. Grammenos Mastrojeni, diplomatico e senior deputy secretary general of the Union for the Mediterranean, prenderà il via il 4° Seminario organizzato dal Laboratorio di Cooperazione Internazionale e Sfera Pubblica non Governativa, del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno, in collaborazione con la Fondazione Rachelina Ambrosini. Gli incontri in programma, che si terranno fino a dicembre 2023, consentiranno agli studenti dell’Ateneo salernitano di poter ascoltare e confrontarsi con personalità di tutto rilievo nell’ambito della cooperazione internazionale.
Per info e collegamenti scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il 3 novembre, con l’autorevole testimonianza dell’Ambasciatore Stefano Pontecorvo, prenderanno il via i seminari per il Laboratorio di Cooperazione Internazionale e sfera pubblica non governativa, organizzati dal Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno, in collaborazione con la Fondazione Rachelina Ambrosini.
Le giornate consentiranno agli studenti dell’Ateneo salernitano di poter ascoltare e confrontarsi con personalità di tutto rilievo nell’ambito della cooperazione.
Chiunque fosse interessato a partecipare può fare richiesta a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Giornata conclusiva del 18esimo Concorso Scolastico della Fondazione Rachelina Ambrosini
Si è svolto ieri mattina a Venticano il consueto appuntamento con le scuole d’Italia premiate dalla Fondazione Rachelina Ambrosini. Il tema di quest’anno “La salute degli adolescenti tra Etica e Tecnologia” è riuscito a coinvolgere come sempre migliaia di studenti che hanno espresso le loro idee attraverso temi, video, poesie e disegni. Tra le numerose scuole che hanno preso parte al progetto l’Istituto Comprensivo di Vedelago (Treviso) si è classificato al primo posto con un videoclip dal titolo “Ninna nanna oltre il mare”, realizzato dalla docente Chiara Cattapan con il suo “Coro mani bianche del Veneto”, coro integrato da 65 bambini disabili e normodotati che utilizzano la lingua dei segni. Gli studenti, i veri protagonisti della giornata, hanno avuto la possibilità di approfondire questo tema così vasto e complicato attraverso la testimonianza e l’esperienza degli adulti: “Provate ad eliminare il sonoro, quei cinguetti del telefono quando vi arrivano le notifiche. Non fanno altro che aumentare i livelli di dopamina nel nostro cervello”, ha suggerito il dottor Enrico Maria Troisi. Fondamentale poi l’invito del Comandante della compagnia dei Carabinieri di Mirabella Eclano, Domenico Signa, a frequentare la caserma anche senza un reale ed impellente bisogno, ma anche solo per fare prevenzione, suggerimento che ben si collega all’intervento del dirigente della Polizia Postale della Campania, Daniele De Martino, che ha trattato temi quali il cyberbullismo e la ludopatia, nei quali molti più ragazzi di quanti ne possiamo immaginare si ritrovano a dover combattere da soli. Ed è qui che il Vescovo della Diocesi di Teggiano e Policastro, Padre Antonio De Luca, ha invitato i ragazzi ad usare sì la tecnologia, ma anche a guardare il mondo in un’ottica evangelica. Hanno inoltre presenziato alla manifestazione l’Assessore Nuzzolo, in rappresentanza del Comune di Venticano, i sindaci di Pratola Serra, Emanuele Aufiero, e di Montefalcione, Maria Antonietta Belli, con Monsignor Mario Salerno, della parrocchia di San Demetrio di Salerno, Don Armando Zampetti, parroco di Venticano e Don Vincenzo Federico, Responsabile della Caritas della Campania. Quest’anno il premio internazionale de “L’Angelo della Pace” ha voluto riconoscere l’importanza della trasmissione televisiva “Radici, l’altra faccia dell’immigrazione” di Davide De Michelis per il suo impegno nel raccontare “storie d’integrazione di uomini e donne che sono diventati quel valore aggiunto nella nostra Italia”. Emozionante il video proiettato in sala che aveva come protagonista Zaccaria, un ragazzo venuto in Italia per cercare fortuna e che è poi rientrato, insieme al regista De Michelis nel proprio Paese, per fargli appunto conoscere le sue “radici”. Tutto ciò ci riporta a lei, Rachelina Ambrosini, la ragazza pura e semplice che era sempre al fianco degli ultimi, degli emarginati e che pur non avendo mezzi tecnologici era in continuo contatto con il mondo circostante ed il Signore.
Raffaella Ferri
17 maggio 2019
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“Una vita tra le due dita” è stato il progetto promosso dalla Fondazione Rachelina Ambrosini di Avellino a cui ha aderito la Fidapa di Reggio Calabria. Nel corso degli ultimi mesi l’Associazione ha messo in pratica una raccolta di gomitoli di lana colorati, che hanno consegnato nei giorni scorsi, alla Direttrice del carcere di Reggio Calabria, Carmela Longo. I gomitoli sono destinati alla detenute della casa circondariale, le quali realizzeranno dei capellini di lana, al fine di donarli alla Fondazione per i bambini nati prematuri dell’Africa.
A consegnare ufficialmente il materiale alla Direttrice Carmela Longo, è stata la Presidente della Fidapa, Bruna Siviglia insieme ad un gruppo di socie ed in presenza della Consigliera delle Pari Opportunità, Daniela De Blasio. Grazie al lavoro delle detenute tanti neonati potranno essere salvati.
Francesca Martino
Nell’ambito del grande progetto quinquennale del Cuamm “Prima le Mamme e i Bambini”, lo scorso 13 settembre 2014 è stata inaugurata la prima Scuola per Ostetriche ed Infermiere in Sud Sudan, nella Contea di Lui. Importante il contributo offerto dai cittadini di Salerno attraverso il determinante impegno della Parrocchia di San Demetrio Martire.
Culla delle iniziative la Fondazione Rachelina Ambrosini da anni operativa con i Medici con l’Africa Cuamm, la più antica organizzazione sanitaria italiana, presente in Africa.
Un silenzioso lavoro per il bene di questi popoli teso a fare prevenzione con progetti di salute pubblica con strutture ospedaliere e centri di formazione con la collaborazione di ben 33 università europee. Anche l’Università degli Studi di Salerno ha sottoscritto un protocollo d’intesa con i Medici con l’Africa Cuamm e la Fondazione Ambrosini, alfine di dare la possibilità agli studenti laureandi della Facoltà di Medicina e le studentesse del corso di Laurea in Ostetricia, di trascorrere un periodo di formazione teorica/pratica in Africa. Pochi giorni fa, il 13 aprile è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’Azienda Ospedaliera S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, il Club Rotary Salerno Est e la Fondazione Rachelina Ambrosini insieme ai Medici con l’Africa Cuamm, per la frequenza periodica di medici ed infermieri provenienti dai paesi del sud Sahara e con specifiche iniziative a favore delle ostetriche del Sud Sudan.
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