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Il progetto missionario “Sud Sudan – Prima le Mamme e i Bambini” presentato a Salerno nel dicembre dello scorso anno, dalla Parrocchia di San Demetrio Martire insieme alla Fondazione Rachelina Ambrosini ha visto la luce il 13 settembre scorso. L’impegnativo intervento, ha consentito la realizzazione di una Scuola per la formazione di Ostetriche ed Infermiere nella Contea di Lui, affidata al team italiano dei Medici con l’Africa Cuamm, già presenti nell’adiacente ospedale. Il direttore don Dante Carraro, ha salutato il lancio formale delle attività formative e cliniche, alla presenza del Ministro della Sanità del governo centrale.
“E’ uno straordinario obiettivo raggiunto insieme a tanti amici, alla comunità parrocchiale di san Demetrio e alla Fondazione Ambrosini.
Nel silenzio del quotidiano, senza clamori e senza fari accesi, è stata seminata e raccolta tanta generosità a servizio della vita. Una grande prova d'amore per quanti in questi mesi si sono fatti coinvolgere in una meravigliosa missione, dove con il cuore si è realizzata una Scuola per la Vita e per il futuro di una giovane nazione, quale il Sud Sudan": a dirlo, il presidente della Fondazione Rachelina Ambrosini, Tommaso Maria Ferri, insieme a mons. Mario Salerno, parroco di san Demetrio, “e, cosa di grande rilievo, l’importante apprezzamento delle massime autorità governative presenti numerose all’inaugurazione di questa fondamentale opera umanitaria”.
Venti giovani studenti, 12 femmine e 8 maschi, provenienti da 9 dei 10 stati in cui è suddiviso il Paese. Li aspettano tre anni di studio, sotto la guida di due tutor e di un gruppo di insegnanti che si avvicenderanno per garantirne la formazione teorica, mentre il personale più qualificato dell’ospedale li supporterà nell’apprendimento teorico, spiegano i Medici del Cuamm. Ad accoglierli e ospitarli una struttura completamente rinnovata, che include tre aule, un laboratorio, una biblioteca, due dormitori con sala studio, un refettorio, oltre a servizi igienici e lavatoi, tutti spazi dotati di acqua corrente ed energia 24/24 e coperti da connessione internet, riabilitata da Medici con l’Africa Cuamm grazie al sostegno di Cooperazione Italiana, KOFIH (Korea Foundation for International Healthcare) e alla generosità di donatori privati tra i quali: Fondazione Rachelina Ambrosini, Parrocchia di San Demetrio Martire con la cittadinanza di Salerno.
Il direttore don Dante Carraro e il team Cuamm a Lui hanno salutato l’apertura della scuola e il lancio formale delle attività formative e cliniche, alla presenza del Ministro della Sanità del governo centrale, per la prima volta in visita a Lui, della Deputy Speaker del Parlamento del Sud Sudan, dell’Arcivescovo della Chiesa episcopale del Sud Sudan, del Chairman della Commissione Nazionale per i Diritti Umani, dei Direttori Generali per la Salute Riproduttiva e per le Risorse Umane del Ministero della Sanità. Presente anche il rappresentante della Cooperazione Italiana a Juba, dr Dario Mariani, oltre alle autorità politiche della Contea di Mundri East e della Payam di Lui, i rappresentanti delle Diocesi di Lui e di Mundri.
“Il più grande tesoro della scuola — racconta Magdalene, acting principal — sono gli studenti. Stiamo formando un gruppo di 20 giovani che sono pronti a lavorare duramente per la loro formazione e per diventare parte della quadra che si occuperà della salute del proprio paese, lottando per ridurre la mortalità materna e neonatale in Sud Sudan”. “In Sud Sudan – sottolinea don Dante Carraro – c’è una sola ostetrica ogni 20.000 mamme che partoriscono: con questi ragazzi vogliamo dare un grande segnale di speranza per l’unità e la salute di questo paese. Per riuscirci, continuiamo a lavorare nell’ospedale di Lui perché siamo convinti che senza un un buon ospedale non possa esserci una buona scuola!”. Quello di Lui, supportato da Medici con l’Africa Cuamm dal 2009, è ancora oggi l’unica struttura ospedaliera in tre contee in grado di rispondere a complicanze ostetriche. La scuola di Ostetricia, con l’offerta di un percorso formativo di qualità e la possibilità di fare pratica clinica negli ambulatori e nei reparti ospedalieri, diventa così un indispensabile prerequisito per continuare a garantire buoni standard nell’erogazione dei servizi sanitari, ulteriormente indeboliti dalla situazione di instabilità del paese che, da dicembre 2013, ancora non ha trovato una soluzione concordata tra le parti in conflitto. In questi mesi Medici con l’Africa Cuamm ha continuato a lavorare per garantire la salute in un’ottica di sviluppo, anche andando a rintracciare gli studenti selezionati a novembre 2013 per l’ammissione alla scuola e poi dispersi a causa degli scontri armati.