Il tempo che stiamo vivendo ha drammaticamente posto in evidenza l’aumento delle disuguaglianze sociali e della povertà, con il relativo insorgere di nuovi modelli di marginalità sociale ed economica.
Purtroppo oggi, accanto alle tradizionali forme di emarginazione, affiorano nuove condizioni di povertà che vedono sempre più famiglie costrette a vivere in solitudine il loro disagio. La mancanza di lavoro, spesso la perdita del lavoro, per la chiusura di migliaia di attività con l’emergenza covid19, ha creato in tante famiglie uno scombussolamento di quelle certezze che le tenevano unite.
Genitori disperati, figli chiusi in stanze sempre più silenziose, e per tutti la voglia di trovare anche attraverso gesti inconsueti una via d’uscita alla crisi.
La Fondazione Rachelina Ambrosini in tutto il periodo del lockdown si è preoccupata, nelle regole di tempo e di movimenti, di non far mancare nulla a quanti hanno gridato aiuto di ogni genere, specialmente alimentare. Tre avamposti, nelle provincie di Avellino, Benevento e Salerno, hanno consentito di offrire ogni settimana risposte concrete. Ma il tempo non ha pazienza, vola; e siamo arrivati con l’apertura del nuovo anno scolastico ad ascoltare dirigenti, docenti e studenti, tutti con il dubbio di quel che potrebbe accadere. L’acuirsi di alcune sofferenze fa temere l’aumento della dispersione scolastica a seguito di alcuni costi non facilmente sostenibili da molti genitori. L’eventualità di un ritorno alle lezioni a distanza, per molte famiglie, comporterebbe costi aggiuntivi, a budget già risicati (computer, modem, linea lenta, e poi stampante, cartucce, fogli…), non sopportabili.
Da qui l’idea di completare presso la sede della Fondazione Ambrosini, un asilo della solidarietà, non solo dedicato a necessità alimentari e igienico sanitario, ma anche a supporto scolastico per chi ne avesse bisogno, con materiale da mettere a disposizione per gli studenti, e la collaborazione gratuita di docenti e volontari, che attraverso un collegamento a distanza, possano sostenere alunni in difficoltà. Noi crediamo che questa iniziativa possa rappresentare un valido strumento, al servizio dei centri di ascolto delle stesse scuole, associazioni e parrocchie, di lotta al disagio sociale. Quanto offerto sarà oggetto di una verifica mensile.
Prenderci cura
L’obiettivo principale è quello di dare alle famiglie una possibilità concreta per superare la situazione di “crisi” e consentire loro di aumentare il proprio livello di empowerment; di porsi in modo attivo invece che assumere un atteggiamento di passività di fronte a possibili difficoltà ed eventi negativi.
Agli studenti (partiamo con 24), saranno consegnati un computer modello notebook con stampante (nuovi), una cartuccia d’inchiostro con ricambio, una cuffietta, n.2 pacchi di fogli per stampante, e all’apertura del programma un modem con abbonamento a internet con il gestore che offrirà le migliori condizioni per i 12 mesi di validità.
Budget previsto: euro 24.000,00